22/10/2015 1. Quando hai capito che far ridere il pubblico sarebbe stata la tua professione?
Fin da bambino ho sempre sognato di fare il comico, ma ogni volta che ci provavo la gente si metteva a ridere. Era frustrante. Così iniziai a lavorare come animatore nei villaggi turistici. Sono cresciuto nei villaggi, ma giusto un paio di centimetri. Poi un bel giorno (circa dieci anni fa) iniziai a partecipare ai vari Festival di Cabaret che ogni anno si tengono in tutta Italia e, dai risultati conseguiti capii che forse far ridere poteva diventare una cosa seria!
2. Dal palco di Zelig Off a quello di Central Station, fino alla fase finale di Italia’s Got Talent in onda su Sky: il personaggio del presentatore nonsense ti ha portato al successo?
Per quanto a Italia’s Got Talent non abbia rivestivo i panni del suddetto “presentatore”, tuttavia il suo ruolo è stato fondamentale in tutto il mio percorso. Il nonsense è da sempre stata (e lo è tutt’ora) la chiave della mia comicità, anche se a volte proprio non mi capisco: ad esempio quando parlo arabo. Mi capita spesso di parlare tra me e me, ma non sempre riesco a seguire il discorso!
3. Fra pochi giorni sarai ospite di Codere nella Codere Gaming Hall Ariston di Lecce, la tua città: vuoi anticiparci qualcosa dello spettacolo?
Sarà uno spettacolo ricco di sorprese e di colpi di scena ma non privo di spunti di riflessione: ci saranno decine di ospiti internazionali che non verranno, centinaia di gadget che non distribuirò, tra cui: banconote da 50 €, agende del 2007, piante grasse, piante anoressiche e tanto altro ancora!
4. Che rapporto hai con il gioco? Sei mai stato in una Codere Gaming Hall?
Non sono mai stato fortunato con il gioco. Pensa che ho perso i capelli giocandomeli a carte. Ci è mancato un pelo che non perdessi tutto!
Non perdetevi l'appuntamento con Toni Bonji il 24 ottobre nella Codere Gaming Hall Ariston!